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mercoledì 21 luglio 2010

Storia di un barattolo di latta


La nascita del cibo "in scatola" si deve al francese Nicolas Francois Appert (1750-1841).
Un pasticciere-chef fermamente intenzionato a vincere il premio di 12.000 franchi offerto da Napoleone per un metodo che impedisse il deterioramento delle provviste di cibo dei militari.
Nel 1795 riuscì a mettere a punto un sistema di sterilizzazione che bloccava la fermentazione e la putrefazione degli alimenti, in particolare della carne: questa tecnica (che dal nome del suo inventore fu detta "appertizzazione") consisteva nel bollire i prodotti, carni o verdure, riporli in un contenitore di vetro sigillato con la pece e sottoporre lo stesso ad ulteriore bollitura in acqua bollente.
Nel 1804 Appert aprì a Massy una fabbrica di conserve inscatolate. Diventarono suoi clienti militari e marinai, per spedizioni di guerra e rifornimenti di bordo, e ne assicurarono la fortuna.
Le conserve in scatola avevano come principale funzione quella di garantire un consumo sicuro e prolungato nel tempo degli alimenti: poco importava se le loro caratteristiche nutrizionali e sensoriali fossero alquanto scadenti.

Il manuale pubblicato da Appert nel 1810, L'arte di conservare tutte le sostanze animali e vegetali, venne tradotto in inglese e in tedesco e fece scuola ovunque. Solo più tardi, intorno al 1860, le ricerche sui microrganismi del biologo francese Louis Pasteur consentirono di elaborare una spiegazione scientifica della sterilizzazione degli alimenti mediante uso del calore (e quindi il procedimento fu anche chiamato pastorizzazione).

Fra il
1830 e il 1840 i recipienti di vetro cominciarono ad essere sostituiti con quelli di latta, sperimentati per la prima volta nel 1810 in Inghilterra da Peter Durand. Anche in Germania, con Daubert e Hahn, si sviluppò l'industria dei cibi in scatola, trasformandone la stessa agricoltura e orientandone le scelte: soprattutto i prodotti che meglio di altri si prestavano ad essere trattati dall’industria conserviera cominciarono ad essere coltivati su larga scala.
Solo nel 1860 a Chicago e in altre città degli Stati Uniti vennero aperti stabilimenti per l’inscatolamento. Un numero di invenzioni e miglioramenti seguirono intorno agli anni 1860-1869, ed il tempo impiegato per manipolare il cibo in scatola viene ridotto da 6 ore ad appena 30 minuti.

In Italia
il primo industriale conserviero fu il torinese Francesco Cirio, dapprima esportatore di prodotti freschi su vagoni frigoriferi, poi produttore di piselli in scatola a partire dal 1857 (la produzione di pomodori pelati si sviluppa agli inizi del `900)


Qui potete trovare numerosi approfondimenti storici sulla conservazione dei cibi e sul barattolo di latta.


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